Trading CFD

Il trading CFD sta diventando sempre più popolare. Scopri che cos’è grazie alle nostre guide e approfondisci le sue funzionalità.

CFD TRADING:  cosa sono, opinioni e come funziona ?

In questa sezione vi spiegheremo cos’è il  CFD TRADING (Contracts For Difference) e come fare trading con questo nuovo strumento finanziario sulle piattaforme dei migliori broker CFD.

I CFD, in italiano “Contratti Per Differenza”, sono uno speciale strumento di trading che consente al trader di ricevere tutti i vantaggi di comprare un pacchetto di azioni, materie prime, cambi, indici, ETF senza dover realmente possedere quel particolare bene.

In particolare, nella finanza, un contratto per differenza (o CFD) è un accordo firmato tra due parti, che prendono il nome tipicamente di “acquirente” e “venditore”, il quale prevede che il venditore debba pagare all’acquirente la differenza tra il valore attuale di un determinato bene, e il suo valore al momento del contratto. Nel caso in cui la differenza sia negativa, allora l’acquirente deve pagare il venditore. Nella sostanza possiamo affermare che i CFD sono strumenti finanziari derivati che danno modo agli operatori di sfruttare prezzi in movimento verso l’alto (posizione long) o prezzi in movimento verso il basso (posizione short) su strumenti finanziari sottostanti e sono spesso usati per attività di speculazione su tali mercati.

Cos’è il Trading CFD

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Molto spesso si sente parlare di CFD e di trading CFD online, ma altrettanto spesso non si approfondisce l’argomento. Con questo articolo ci poniamo l’obiettivo di offrire una panoramica sui principali aspetti di questo strumento che sta prendendo sempre più spazio sulla rete e tra gli utenti che desiderano negoziare titoli su azioni, Forex ed altro ancora.

Cosa sono i CFD?

Innanzitutto CFD sta per Contract for Difference, che in italiano è Contratto per Differenza. Questo strumento finanziario è un particolare tipo di futures il cui valore segue quello di un “sottostante”, che può essere costituito da un’azione, un cross valutario, una materia prima, un bond, da una materia prima e anche da un ETF. Per esempio, un CFD su azioni Unicredit non è altro che un Contratto per Differenza che ha come sottostante un determinato lotto di azioni Unicredit. La quotazione del CFD seguirà le quotazioni del titolo azionario e in un dato momento chi ha comprato il CFD azionario potrà venderlo e ricavare sulla differenza tra il prezzo d’acquisto e il prezzo di vendita.

La Leva finanziaria nei CFD

Il trading di CFD online consente di operare con leva finanziaria, ciò vuol dire che consente di acquistare lotti per somme più alte di quelle che si dispongono. Una leva 1:50 ad esempio ci consentirà di fare un acquisto di 500, pur spendendo 10 euro. La leva aiuta ad alzare il peso del budget a disposizione del trader.

Come funziona la leva CFD

CFD online

Abbiamo spiegato qual è l’obiettivo della leva CFD, ma come funziona? La leva non è altro che una sorta di prestito sulla fiducia del broker online verso il cliente. Affinché tutto si svolga alla perfezione, il broker chiede al cliente una sorta di garanzia chiamata margine, ed in cambio il broker offrirà al cliente molto più ossigeno per effettuare le contrattazioni, alcune delle quali per dare benefici concreti vanno effettivamente aperte con quantitativi di lotti abbastanza elevati. Ad ogni modo ogni titolo azionario ha le sue caratteristiche perciò non c’è sempre bisogno della leva per ottenere risultati positivi giornalieri soddisfacenti. Per utilizzare la leva, il broker in cambio chiede delle garanzie chiamate margini, ai quali dedicheremo una pagina apposita.

Utilizzo una Leva e perdo, che succede?

Avviso: L'ESMA ha ridimensionato notevolmente la leva finanziaria per i trader retail. Dal 1° agosto 2018 i valori massimi della leva finanziaria saranno i seguenti:

  • 30:1 per le coppie di valute principali, ovvero quelle che comprendono il dollaro americano, come per esempio EUR/USD o GBP/USD.
  • 20:1 per per le coppie di valute secondarie, ossia quelle che non comprendono il dollaro, come per esempio EUR/CHF; per l’oro e gli indici azionari più importanti del mondo.
  • 10:1 per tutte le altre materie prime e gli indici azionari secondari.
  • 5:1 per i titoli azionari.
  • 2:1 per le criptovalute, come il Bitcoin.

I trader professionisti potranno invece continuare ad utilizzare qualsiasi livello di leva finanziario offerto dal broker scelto.

Spesso si sente dire che se si utilizza una leva finanziaria e si perde, si può perdere tutto e andare in debito. Ad esempio, se impiego 50€ con una leva 1:50 poi mi ritroverò debitore di 2.450 euro. Non funziona proprio così.
Innanzitutto, prima di utilizzare una leva finanziaria devo pagare dei margini: margine iniziale e margine di mantenimento. Nel caso il titolo inizi a perdere in modo preoccupante, avviene la margin call, ovvero un avviso che chiede al cliente di scegliere se coprire con altre garanzie gli eventuali rischi oppure liquidare l’operazione. Nel caso in cui il cliente non risponda e l’operazione continui ad andare in perdita, il broker ha il diritto di liquidare l’operazione al fine di non andare incontro a danni economici. In ogni caso, il cliente non entrerà mai in posizione debitoria con il broker, almeno con quelli da noi selezionati e pubblicizzati, in caso di perdita. Ciò vuol dire che mal che vada, il trader perderà soltanto quanto impiegato. Si tratta di un piccolo particolare, ma decisamente importante per tutti coloro che decidono di intraprendere la strada del trading online per negoziare da casa.

La protezione del saldo negativo è infatti un fattore di sicurezza per ogni trader.

Ad ogni Broker la sua Leva

I broker online non sono tutti uguali e ciascuno di essi può offrire una determinata leva ai propri clienti.

Alcuni broker hanno leva 1:50, altri arrivano anche a 1:200. Ad ogni modo, l’utilizzo della leva non è obbligatorio, perciò potrete sempre scegliere se impostarla o meno. Fin quando non avrete preso bene conoscenza dei suoi meccanismi, benefici e rischi compresi, vi consigliamo di non utilizzarla e di concentrarvi sulle operazioni di compravendita e sulle funzioni grafiche avanzate di cui parleremo in un articolo specifico.

Corso CFD: come prepararsi per fare trading con i CFD

Per fare trading non occorrono lauree, ma non si può neanche operare a casaccio in quanto si tratta di operazioni finanziarie a tutti gli effetti e quindi se negozierete con il conto reale, in caso di perdita andrete a perdere soldi veri. Per iniziare, vi consigliamo di partire con un conto trading demo, assolutamente gratuito, che vi consentirà di fare pratica con soldi virtuali in base ai veri risultati del mercato.

Fare trading CFD quando si hanno pochi capitali disponibili

Cerchiamo ora di capire quando, ma anche perché, conviene fare trading online con i CFD.

cfd trading

Spesso accade che cercando di capire come negoziare i CFD e ci si imbatte in delle voci come “ leva 1:200 oppure leva 1:400 “, significa che grazie al potente effetto leva offerto dai Contratti per Differenza (CFD) potrete esporvi maggiormente sul mercato, a fronte di un investimento molto modesto del vostro capitale. Per fare un pratico esempio, con appena 200 €, optando per una leva 1:200 è possibile esporsi sul mercato con un capitale di 40.000 €. Il margine di mantenimento della posizione aperta in leverage può corrispondere ad una percentuale del proprio capitale, oppure ad una quota fissa, prevista dal broker.

Molte piattaforme offrono anche i Mini-CFD, contratti più ridotti rispetto a quelli standard, che consentono si operare su strumenti, come ad esempio i futures, per i quali occorrono capitali non indifferenti, uno su tutti il future sull’ indice tedesco DAX 30, il cui controvalore stimato ai prezzi attuali supera abbondantemente i 250.000 euro.

Quindi, è facile intuire che fare trading con i CFD conviene quando si hanno pochi capitali disponibili.

Fare trading CFD quando si vuole diversificare gli investimenti.

Diversificare i propri investimenti  spesso può rivelarsi una strategia davvero vincente. I CFD pertanto possono essere utilizzati per aprire posizioni di trading su asset di diversa natura. In tal modo è possibile bilanciare eventuali perdite su determinati sottostanti con profitti derivanti dalla contemporanea apertura di posizioni su asset inversamente correlati ad altri sottostanti. È sotto gli occhi di tutti, ad esempio, ormai da parecchi mesi, la correlazione inversa tra l’indice DAX 30 ed il cambio EUR/USD. Al deprezzamento della moneta unica europea ne consegue, infatti, una crescita delle quotazioni dell’indice tedesco. Alla stessa maniera anche i metalli preziosi possono risentire di marcati movimenti dei più importanti indici mondiali.

Anche in questo caso, è d’obbligo un utile esempio. Sfruttando il principio della correlazione inversa dei sottostanti, alla vigilia di un’importante decisione delle Banche Centrali sulla politica monetaria internazionale, se credete che queste potrebbero fare apprezzare il Dollaro Usa nei confronti dell’ Euro, potrete andare Long con un CFD  EUR/USD e contemporaneamente aprire uno short su un CFD con sottostante il DAX 30.  Ma non solo, altro aspetto importante, molti broker di CFD  consentono di aprire posizioni inverse sullo stesso asset, ovvero detenere in portafoglio posizioni di natura opposta, quali potrebbero essere 1 Long CFD FTSE MIB ed 1 SHORT CFD FTSE MIB. Una strategia , quest’ultima, che molte piattaforme di trading online tradizionali non prevedono.

Potrete ben capire che non tutti hanno la forza economica e la capacità di essere presenti su diversi mercati contemporaneamente, quindi, assodato in precedenza che i CFD sono strumenti molto economici, ecco chiarito perché sia utile sfruttarli quando si vuole diversificare i propri investimenti.

Fare trading CFD quando si vuole risparmiare i costi di commissione.

Anche se ormai la concorrenza dilagante tra le piattaforme di trading ha influito ad abbattere in maniera drastica i costi per le commissioni sul trading, il monte commissionale può ancora essere una spesa indigesta per coloro che fanno operazioni  con elevata frequenza. Se anche voi fate parte della categoria degli investitori più assidui, ecco che i CFD possono fare proprio al caso vostro.

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Nelle schede tecniche che spiegano come negoziare i Contratti per Differenza, che troverete tra le pagine dei siti web dei migliori broker di CFD, non troverete mai la voce di spesa “commissioni“. Queste ultime sono mascherate dallo Spread, ossia la differenza  tra il prezzo denaro e il prezzo lettera che viene applicata al prezzo attuale del mercato sottostante. Se quindi siete ancora alla ricerca di un broker presso cui aprire un conto trading per operare in borsa con i CFD, sarà bene far ricadere la vostra scelta, sulla piattaforma che offre Spread più bassi. Una volta chiarito il concetto di Spread Denaro/Lettera presente sui book di tutti i sottostanti, è lampante che sia molto conveniente fare trading con i CFD quando si vuole azzerare i fastidiosi costi di commissione.

Alla esauriente panoramica che sicuramente avrà dato molte risposte ai vostri quando e perché  fare trading online con i CFD, in ultima battuta vogliamo ricordare che le operazioni sui Contratti per Differenza concorrono al volume d’affari richiesto per godere dei Bonus e delle Promozioni offerte dai broker online più generosi.

Cosa è il Margine nei CFD?

Passiamo ora a spiegarvi dettagliatamente cos’è il margine iniziale, il margin call e il cosiddetto “mantenimento”. Si tratta di 3 termini che troverete sempre nella sezione “termini e condizioni” dei siti di trading online, oltre che nelle diverse operazioni di negoziazione tramite le piattaforme di trading. Sono degli aspetti molto importanti che vi consigliamo di capire bene prima di operare con soldi reali. A tale proposito, vi ricordiamo che è possibile utilizzare le piattaforme di negoziazione sia in modalità denaro reale, che in modalità fondi virtuali. Questa seconda modalità è adatta a chi deve imparare ed ha quindi bisogno di fare pratica senza sottoporre il proprio credito a rischio.

Margine Iniziale

Vediamo quindi in cosa consiste il margine iniziale. Con questa dicitura si indica una percentuale di garanzia che l’utente versa al fine di poter negoziare un determinato titolo. Questa somma versata serve a coprire gli eventuali costi di liquidazione che il broker sosterrà nel caso in cui ci sarà insolvenza da parte dell’utente in caso di un repentino ribasso e non siete al momento connessi per poter fermare l’operazione di persona (es. rivendendo dei titoli acquistati con leva). Si tratta di case limite ma che possono capitare: in questo caso se avete utilizzato una leva, il broker liquiderà l’operazione per non subire dei danni economici.

Margine di Mantenimento

Abbiamo visto il margine iniziale, mentre ora parliamo del margine di mantenimento. Cercate di non confonderli. Il margine di mantenimento serve per “mantenere” una posizione aperta. Tecnicamente è un po’ difficile ma ve lo spiegheremo in termini più semplici. In pratica, per tenere una posizione aperta, è necessario che il cosiddetto “Equity” (il capitale netto) del conto sia maggiore rispetto al margine di mantenimento. Nella piattaforma di trading demo che vi abbiamo consigliato nel paragrafo precedente vi è la possibilità di visualizzare l’importo del margine di mantenimento cliccando su “dettagli” riferito allo strumento finanziario scelto (es. Azioni Mediaset). Questo margine è continuamente monitorato dal momento dell’acquisto, perciò nel caso in cui il margine superi una determinata percentuale, sarà inviata una email all’utente per avvisare di tale evento.

Margin Call

Ricapitolando, nel caso in cui il margine di mantenimento superasse un determinato limite, il broker (che monitorerà in tempo reale tali dati), invierà un avviso all’utente. Questo avviso si chiama “Call del Margine” o Margin Call. Il nome riprende le vecchie telefonate che i broker facevano ai loro clienti quando un titolo andava troppo in ribasso in Borsa, avvisandoli e chiedendo se volevano mantenere il titolo o venderlo. La stessa cosa avviene oggi, in modi più veloci. Con questo avviso, il broker online vi chiederà di ripristinare il livello dell’equity (aggiungendo una somma), oppure per avvisare di una liquidazione (quando non vi è più tempo per la prima ipotesi). Liquidando l’operazione, riequilibrerà la situazione ed eviterà danni economici.

Broker CFD e Piattaforme per il Trading CFD

Come riusciamo a negoziare titoli su internet? La risposta è semplice: grazie alle piattaforme di trading online. Queste sono costituite da particolari software progettati specificamente per questo scopo.

Per capire meglio cosa intendiamo è ottimale vederlo con i propri occhi.

Per procedere e intendere meglio cosa andremo a spiegare, vi consigliamo di scaricare (in modo assolutamente gratuito) la piattaforma di negoziazione presente su uno di questi broker.

La piattaforma vi consentirà anche di fare pratica con soldi virtuali, come in una esercitazione, acquistando o vendendo titoli che seguono il mercato in tempo reale.

Accedere alla Piattaforma di trading Cfd

Una volta scaricata la piattaforma, dovrete semplicemente iscrivervi inserendo uno dei vostri indirizzi email  e una password che preferite. In questo modo, potrete accedere alla piattaforma in un minuto e iniziare ad esplorarla. Prima di effettuare il login, vi sarà chiesto se desiderate operare con il conto demo o con il conto reale. Per fare pratica, effettuate l’accesso in modalità conto demo. Ogni volta che avvierete la piattaforma, potrete scegliere l’una o l’altra opzione.

Cosa posso negoziare?

Una volta effettuato il login, si può visualizzare la piattaforma di negoziazione nella sua completezza in un’unica schermata. Sulla sinistra sono visualizzabili le tipologie di strumenti negoziabili:

  • CFD su Azioni: tutte le principali azioni delle Borse di tutto il mondo, comprese Italia, USA, Germania, Francia, Cina, Giappone ecc.
  • CFD su Materie prime: oro, petrolio, argento, platino, palladio, alluminio, rame, cotone, caffè, zucchero, mais, grano ecc.
  • CFD su Cambi: EUR/USD, GBP/USD, USD/JPY ecc.
  • CFD su ETF: iShares, USO-Oil Fund, UNG-Gas, EFTS Gold ecc.
  • CFD su Indici: Ftse Mib, Dow Jones, Nasdaq, S&P 500, FTSE 100, DAX, CAC ecc.

Come potete vedere, c’è l’imbarazzo della scelta. Ricordatevi che con il trading online si negoziano CFD, ovvero Contract For Difference, uno strumento innovativo e veloce, perfetto per le negoziazioni veloci e a breve termine, offerti anche dalle banche e persino da Poste Italiane. Infatti, ad esempio con le azioni tradizionali ci vuole più tempo e più burocrazia per poter acquistare e rivendere per negoziare. Invece, con il trading online si può operare in modo molto rapido, in tempo reale, oltre che in modo sicuro e legale.

Le funzioni della Piattaforma Trading CFD

Oltre alla sezione dedicata agli strumenti negoziabili (qui sotto), sulla schermata della piattaforma di trading possiamo visualizzare la situazione del nostro conto, una panoramica specifica degli strumenti selezionati e il grafico riguardante gli stessi.

Nella situazione del conto, qui sotto, visualizziamo il budget disponibile, l’equity, il margine di mantenimento (sopra descritto) e il bilancio di profitto/perdita. Per quanto riguarda la terminologia, vi rimandiamo alla pagina dedicata al glossario per il trading.

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Se nella colonna sinistra selezioniamo una determinata categoria (es. Azioni) sulla destra potremo vedere in dettaglio tutti i titoli appartenenti a quella stessa categoria (es. Azioni Apple, Google, Facebook, Banco Popolare, Pirelli, FIAT ecc.). Come potete vedere dall’anteprima qui sotto, abbiamo selezionato la categoria “popolari”, ovvero le azioni più negoziate in un determinato momento.

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Nella parte bassa della schermata, troviamo il grafico relativo allo strumento selezionato. Per visualizzare il grafico delle azioni Mediaset, ad esempio, clicchiamo su “Mediaset” nel riquadro centrale per visualizzarne il grafico in tempo reale nel riquadro in basso. Si possono impostare sia le visualizzazioni a linee, sia quelle con candele giapponesi (rosso per i movimenti in ribasso, verde per i movimenti in rialzo).

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Dettagli e Funzioni

Come potete vedere da queste anteprime, per ogni titolo è possibile accedere ai suoi dettagli: quotazione, quantità unitaria, premio sugli acquisti, premio sulle vendite, maturazione del premio, leva, margine iniziale, margine di mantenimento, opzioni di scadenza, eventuale data di scadenza, ore di negoziazione.

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Per quanto riguarda le funzioni, sopra il grafico potete visualizzare una barra che vi consente di impostare il grafico per minuti, giorni, mesi ecc. Inoltre, potrete accedere alle funzioni grafiche avanzate cliccando sul pulsante f(x). In tal modo potrete impostare indicatori come Bande di Bollinger, media mobile, deviazione standard, indice di forza relativa, momentum, coccodrillo, bande d’oscillazione e tante altre. Tutto su un’unica piattaforma GRATUITA.

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Caratteristiche dei Brokers CFD su materie prime

Una caratteristica dei broker, molto ricercata dai trader di materie prime è la garanzia di velocità, trasparenza, stabilità della piattaforma in merito all’accesso ai mercati e all’esecuzione delle operazioni. A queste principali e fondamentali caratteristiche se ne aggiungono altre, come anche la sola possibilità di accedere a diversi mercati.

Ogni Broker CFD materie prime è differente dagli altri poiché presenta suoi vantaggi e sue offerte, molto variegate e quindi prima di scegliere e affidarsi ad un Broker CFD di materie prime è consigliabile valutare le diverse offerte proposte. Solo dopo un’attenta analisi, si può decidere su quale sia la migliore, in base alle esigenze di trading.

Tra le principali caratteristiche dei broker CFD materie prime abbiamo:

  • commissioni basse o nulle;
  • assistenza 24 ore su 24;
  • conto demo con la possibilità di provare gratis per un periodo di tempo limitato o illimitato, ecc…

La scelta del broker CFD di materie prime dipende innanzitutto dal tipo di trading che il trader vuole eseguire; Per tanto si deve scegliere un broker affidabile e sicuro in modo da negoziare in modo semplice e veloce senza rischi. Consigliamo l’utilizzo di broker regolamentati e autorizzati. Vi invitiamo per tanto a non fare molto peso a broker che non vi fornisce tutte le informazioni in modo chiaro in merito alla propria regolamentazione.

Da tenere sempre presente il fatto che il mercato delle materie prime, essendo un mercato al pari di tutti gli altri, è soggetto a guadagni o a perdite. Non esiste per tanto una strategia o una formula tale da garantire guadagni sicuri con le materie prime. Per iniziare a fare pratica di trading con i CFD, vi consigliamo di registrarvi presso uno dei migliori broker regolamentati e autorizzati presenti nella tabella qui sotto riportata.

Lista migliori Broker CFD regolamentati

Migliori Broker Trading

Deposito minimo 50$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Social Trading
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100€
Servizio clienti Multi-Lingua
App Premiata AvaTradeGo
Trading Criptovalute 24/7 e oltre 1250 Asset
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme e tecnologia di trading avanzate
Prezzi DMA (Direct Market Access) su IRESS
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100$
Licenza: FKTK
Forex e CFD
Deposito minimo: 100 dollari
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100€
Licenza: CySEC
Vasta scelta di CFD
Deposito min: 100 €
* Avviso di rischio

Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.

Per maggiori approfondimenti, visita la nostra categoria in merito alle migliori piattaforme Trading CFD e confronta i migliori broker da noi selezionati più adatti al tuo stile di trading con i CFD.

Differenza tra Azioni e CFD

Ora che abbiamo chiarito in cosa consiste il CFD e come funziona, vediamo quali sono le differenze tra questi e le azioni. Quando acquistiamo CFD su Azioni Unicredit, non acquistiamo azioni, ma CFD. Acquistare azioni comporterebbe più tempo e un bel po’ di burocrazia. Il trading CFD online invece ci consente di acquistare all’istante e rivendere anche dopo poco tempo. Infatti, la principale caratteristica del trading è quello di consentire di fare investimenti a breve/brevissimo termine e quindi fare una resa dei conti anche in giornata, con attivo e passivo. Comodo, no?
Oltre alla rapidità delle operazioni, vi è anche da considerare i costi. I broker online consentono di operare con il corrispettivo di cifre irrisorie per ogni operazione effettuata, mentre l’acquisto di azioni tradizionali deve essere coadiuvato da un consulente professionista che alla fine inciderà insieme ai costi della banca. Il trading online, essendo quasi totalmente automatizzato, consente di operare in pochi secondi e di farlo in completa autonomia, sempre tenendo presente che si avrà un servizio clienti pronto a rispondere per qualsiasi dubbio circa le operazioni di trading da effettuare.

Differenze tra Opzioni Binarie e CFD

ATTENZIONE! L'Autorità europea per gli strumenti finanziari e i mercati (ESMA) ha emanato un provvedimento sui servizi di investimento al dettaglio con le opzioni binarie. Il regolatore, impone il DIVIETO di commercializzazione, distribuzione o vendita di opzioni binarie per gli investitori residenti nel territorio europeo. L’articolo rimane in archivio a solo scopo informativo. Consigliamo di valutare il Trading Forex, CFD e Criptovalute.

Nel trading online il grande dubbio iniziale dell’utente comprende due possibilità di scelta: opzioni binarie o trading di CFD. In questo paragrafo vi indicheremo tutte le differenze che intercorrono tra i 2 strumenti e soprattutto consiglieremo a voi lettori quale tipologia scegliere in base alla vostra preparazione, alla vostra personalità finanziaria, alle vostre esigenze. Prima di tutto, ricordiamo cosa sono questi due strumenti.

I CFD o Contracts for Difference, come abbiamo visto, sono dei particolari tipi di futures il cui prezzo (quotazione) segue quello del suo sottostante (o asset) che può essere costituito da:

  1. un’azione;
  2. una materia prima;
  3. un ETF;
  4. un indice azionario;
  5. una coppia valutaria.

I CFD quindi sono degli strumenti finanziari passivi, poiché seguono “passivamente” (senza poter influire) il prezzo dell’asset sottostante.

Le opzioni binarie consentono invece di effettuare pronostici sull’andamento di un prezzo di un determinato asset, in particolare definendo se il prezzo alla scadenza della negoziazione sarà in rialzo in ribasso. Oltre alle opzioni binarie classiche PUT & CALL, vi sono opzioni con cui si può pronosticare se un prezzo finirà in scadenza all’interno di un determinato range (intervallo) oppure se toccherà o meno una determinata quota.

La prima differenza: la Preparazione

Se non avete mai fatto trading on line e desiderate iniziare, vi consigliamo di iniziare con le opzioni binarie e seguire il nostro corso base almeno per prendere confidenza con i vari asset che si trovano sul mercato, la terminologia e i grafici. Infatti, sebbene possa apparire facile scegliere un asset e investirci su un po’ di soldi, conoscere “grammaticalmente” tutto ciò che c’è attorno è decisamente importante.

Il conto demo

Un grande consiglio è quello di utilizzare le piattaforme demo per iniziare. Mentre le piattaforme di trading CFD offrono la possibilità di aprire un conto demo gratuitamente, le opzioni binarie offrono altrettanto ma con il deposito minimo richiesto (da utilizzare ovviamente quando si vuole nel conto reale). Con le piattaforme trading demo, potrete esercitarvi con soldi finti e imparare realmente.

I Lotti

Nel trading CFD quando si desidera comprare un’azione occorre comprare una quantità minima di lotti. Questa quantità varia da titolo a titolo, da società a società e a volte per ottenere dei guadagno di percentuale elevata come per le opzioni binarie, occorre investire cifre più alte. ovviamente si può tradare anche con poco, ma per ottenere dei guadagni alti occorre investire in proporzione di più rispetto alle opzioni binarie.

Nelle opzioni binarie, invece, si possono fare trade da 20 euro l’uno, ben inferiori agli investimenti richiesti dal trading CFD.

La scadenza

L’aspetto più bello dei CFD sta proprio nella possibilità di rivendere i titoli quando si ritiene più conveniente e quindi trarre profitto dalla differenza tra il prezzo di vendita e quello d’acquisto. Questo, ovviamente, se il titolo ha subito un rialzo a partire dal momento in cui l’avete acquistato.

Nelle opzioni binarie, è al tempo stesso la scadenza predeterminata ad essere un aspetto positivo, in quanto non si deve decidere se e quando rivendere, ma c’è una scadenza certa che pone fine all’operazione. Un carattere importante è la durata: le opzioni binarie hanno scadenze anche molto brevi: 5 minuti, 2 minuti, 1 minuto e persino 30 secondi! In mezzo minuto potrete sapere se avrete guadagnato o perso quanto investito.

Il profitto

Nel trading online con CFD il profitto sostanzioso è abbastanza difficile. Più facile è avere arrotondamenti al proprio stipendio/budget. Questo dipenderà da quanto e quanto bene investite.

Con le opzioni binarie, invece, il profitto è a percentuale fissa, perciò vi basterà azzeccare anche di pochissimo la previsione per ottenere un profitto che si aggira intorno al 75% di quanto investito. In 30 secondi, ad esempio, saprete se sarete finiti “in the money” o “out of the money”.

Quanto si guadagna con i CFD?

Calcolare il guadagno quando si fa trading con i CFD è molto semplice. Ovviamente, il calcolo varia a seconda del sottostante su cui si è deciso di investire, ma soprattutto dai margini e dalla leva utilizzati. Ricordiamo che i CFD consentono di fare trading su asset di diversa natura, quali indici, Forex, materie prime ed azioni.

CFD su indici

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I CFD sugli indici hanno come sottostante i principali listini mondiali. Si parlerà, quindi, di CFD FTSE MIB, CFD DAX 30, CFD S&P 500 e così via. Il valore di un indice viene espresso in punti. Si dirà del FTSE MIB che vale 23.000 punti, mentre un tick ( scostamento minimo di prezzo tra Denaro e Lettera ) vale 5 punti, ed ogni punto 5 euro. Quindi 1 tick vale 25 euro.

Per fare trading su un contratto future FTSE MIB a 23.000 punti, ci si troverebbe esposti per un valore di mercato di 115.000 euro e con un margine di garanzia del 5% si dovrebbe disporre di un capitale minimo pari a 5.750 euro, una cifra che spesso non è nelle disponibilità dei piccoli trader.

I CFD, a differenza dei contratti future standard, richiedono margini molto bassi, anche lo 0,5% del controvalore ( leva 1:200 ), quindi per un contratto CFD marginato allo 0,5% servirebbero appena 575 euro. Il guadagno per ogni singolo tick a proprio favore sarà sempre di 25 euro, quindi per fare un pratico esempio; con un CFD Long comprato a 23.000 punti e rivenduto a 23.200 punti, si guadagnerebbero 1000 € mettendone sul piatto appena 575 €.

I broker più specializzati consentono di operare anche con mini-lotti o addirittura micro-lotti di CFD. In questi casi, stante l’ indice FSTE MIB sempre a 23.000 punti, l’esposizione sarebbe ridotta rispettivamente a 11.500 euro ( mini-lotto ) e 1.150 ( micro-lotto ). Di conseguenza il valore del singolo tick scenderebbe a 2,50 euro per il mini-lotto e 0,25 euro per il micro-lotto, e straordinariamente si potrebbe negoziare un contratto con 57,50 euro nel primo caso e con soli 5,75 euro nel secondo.

A differenza del trading online sui future, per investire in borsa con i CFD non bisogna acquistare il sottostante, una operazione che, a seconda del proprio broker o SIM, non è sempre per tutte le tasche. Un contratto derivato sull’indice FTSE MIB richiede margini di mantenimento che spesso non sono alla portata di tanti piccoli tader. Per fare un pratico esempio, per marginare un FIB al 10%, al prezzo di mercato di 23.000 punti, occorrono 11.000 euro, mentre con un CFD che sfrutta un margine dello 0,5% ne possono bastare soltanto 550. Ancora più interessanti sono i CFD con cui ci si trova esposti sul mercato con meno capitali, oltre che con margini minori: i Mini-CFD, contratti che consentono di tradare un Mini-Future con poco più di 50 euro.

Anche facendo trading con i CFD, i broker consentono di impostare Take Profit e Stop Loss ed anche altri tipi di ordine, come quelli condizionati: BUY-LIMIT, SELL LIMIT, BUY STOP, SELL STOP

Perché fare trading sugli indici con i CFD

Oltre all’innegabile vantaggio di fare trading online impiegando una minima parte del proprio capitale, i CFD sugli indici possono essere utile per coprire contratti future di segno opposto, o semplicemente coprire investimenti azionari sui principali titoli che compongono i panieri degli indici. E non solo, la maggior parte dei broker consente di negoziare i CFD su gli indici anche al di fuori dei normali orari di borsa stabiliti, una possibilità da non sottovalutare, specialmente se si fa trading su indici molto sensibili alle contrattazioni degli indici americani ( DOW JONES, S&P 500 ), come lo sono il tedesco DAX 30 ed il nostro FTSE MIB.

Ci sono molti broker di CFD che permettono anche di aprire posizioni di segno opposto sullo stesso indice, consentendo di fare del vero e proprio Hedging. In parole povere aprire contemporaneamente una posizione Long ed una Short, anche più posizioni su diversi livelli di prezzo di indice. La strategia di fare Hedging con i CFD sugli indici può essere molto profittevole nelle fasi laterali, quando il sottostante stenta a prendere una netta direzione, e si muove su e giù, tra gli estremi di un Trading Range.

Il capitolo commissioni riveste una rilevante importanza nella preferenza dei CFD rispetto ad altri strumenti di trading. I Contratti per Differenza, come molti ben sanno, non prevedono commissioni sugli eseguiti. Facendo trading online con i CFD sugli indici, si sentirà parlare, quindi, di spread, ovvero la differenza tra il prezzo denaro ed il prezzo lettera sul book. E’ facilmente intuibile, quindi, quanto sia conveniente investire con i CFD per coloro che fanno trading intraday o scalping sugli indici.

Con i CFD sugli indici, inoltre, è possibile guadagnare tanto a fronte di modesti investimenti. L’effetto leva dei CFD, infatti, nonostante consenta di esporsi solo con una parte del proprio capitale, non riduce le performance dei possibili guadagni, nel caso in cui si decida di comprare un contratto per intero. E’ bene ricordare che un tick ( scostamento minimo di prezzo tra Denaro e Lettera ) vale 5 punti, ed ogni punto 5 euro. Quindi 1 tick vale 25 euro.

I CFD sugli indici consentono, nonostante i margini di mantenimento ridotti, di portare la proprie operazioni anche overnight, in tal modo da costruire anche strategie di medio e lungo periodo, senza l’obbligo di chiudere la posizione entro la fine della giornata. Si tratta, quindi, di prodotti adatti non solo ai day-trader, ma rivolti anche a coloro che amano investire sugli indici con un orizzonte temporale più ampio.

Dopo questa attenta panoramica su come investire negli indici con i CFD, non rimane altro che scegliere il broker di CFD che più di ogni altro abbia le caratteristiche ed offra i servizi che abbiamo appena elencato nei paragrafi precedenti, nonché la piattaforma di CFD che più si sposi con le propria mentalità di trader.

CFD su materie prime

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Tutti i broker che offrono la possibilità di fare trading con i CFD su materie prime, lo fanno solitamente per offrire un’alternativa a tutti i clienti che vogliono operare con un minimo di garanzia del 10% e permettono di operare con l’effetto leva.

Il costo di commercializzazione dei CFD sulle materie prime sono incorporati nel prezzo di quotazione allo stesso modo come per i Futures. Inoltre, i CFD sulle materie prime hanno una data di chiusura e i costi non sono proporzionali a quelli del soggiacente. Nei CFD materie prime viene espressa anche la data di chiusura e il contratto si chiude generalmente con la liquidazione contante senza che vi sia un rinnovo automatico.

Per calcolare il prezzo di esecuzione dei CFD sulle materie prime si utilizza la presente formula:

  • Prezzo del CFD = prezzo del future + ½ ( differenziale minimo – minimo dello spread del future) dove:
    • Differenziale minimo può aumentare in funzione dello spread del soggiacente.
    • Minimo spread del future = valore fisso.

Petrolio

Sempre più condizionato dalle vicende geo-politiche, come la delicata e fragile situazione mediorientale, lo sblocco delle sanzioni contro l’Iran ed i rapporti sempre più incrinati tra Russia e Stati Uniti, il petrolio dopo qualche anno di stabilità e calma piatta, ha cominciato a ribollire anche al di fuori dei pozzi di estrazione, con le quotazioni che nello spazio di un anno sono crollate di oltre il 50% dai massimi. Il quadro tecnico del greggio, altamente deteriorato e schiacciato sui minimi del 2009, ha favorito l’aumento della volatilità.

Muovere un contratto future sul petrolio non è una operazione per tutte le tasche, il trading con i CFD, quindi, potrebbe essere l’opzione ideale per tutti coloro che volessero sfruttare i repentini cambi di direzione, dovuti all’aumentare della volatilità, di un asset già di per sé abbastanza ballerino. Con i Contratti per Differenza ( CFD ) sul greggio è possibile guadagnare sia al rialzo che al ribasso, il profitto dipende dalla size scelta per operare.

Oro

Stessa sorte subita dal petrolio anche per l’oro che negli ultimi due anni ha arrestato la salita verticale, decennale, che lo vedeva ormai proiettato verso il record storico dei 2000$ l’oncia. Anche per il prezioso metallo giallo, il ribasso è stato sinonimo di aumento della volatilità, fattore che insieme all’avvento di strumenti di trading come i CFD, ha indubbiamente contribuito a riportare in auge un asset che, complice il consolidamento pluriennale sui massimi secolari, era stato da un po’ di tempo trascurato anche da parte dei trader del settore.

Le forti oscillazioni giornaliere dei prezzi del Gold sono pane quotidiano per chi volesse guadagnare sui CFD sull’ oro. Grazie ai margini offerti dai broker di CFD è possibile massimizzare i guadagni, utilizzando soltanto una parte del proprio capitale destinato al trading.

Caratteristiche dei CFD su materie prime

  1. Con i CFD si intende indicare sempre il contratto del mese in corso e di quello seguente per l’operatività diaria, in quanto i contratti con i CFD su materie prime saranno sempre 2.
  2. I CFD su materie prime non si riferiscono direttamente al prodotto ma copiano il rischio del future soggiacente.
  3. I CFD su materie prime sono prodotti operativi con un prezzo stabilito;
  4. Riflettono il valore dei futures su materie prime soggiacenti.
  5. Solitamente per chi opera con i CFD su materie prime, si ritrova le spese comprese le commissioni, incluse nello spread.
  6. Esiste un minimo per operare con i CFD, anche se i trader possono ridurre la quantità minima una volta aperta la posizione.

CFD su azioni

I CFD su azioni consentono di operare su tantissimi tipi di titoli azionari, presenti nelle borse di tutto il mondo sia con posizioni long sia con posizioni short. 

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Primo sottostante a far da apripista nel trading online tradizionale, le azioni ben si prestano anche al trading con i CFD. Comprare azioni, infatti, per molti trader potrebbe essere un impegno abbastanza dispendioso, soprattutto per coloro che adottano la strategia che consiste nel diversificare i propri investimenti azionari comprando più titoli di settori diversi.

Optando per i CFD è possibile marginare il proprio capitale d’investimento. Per fare un valido esempio, supponendo di voler acquistare 1000 azioni Generali al prezzo di 18 euro, per concludere l‘operazione in maniera tradizionale occorrerebbero ben 18.000 euro, mentre comprando CFD Generali, sfruttando un margine del 10%, ne servirebbero soltanto 1.800. Operando con i CFD sui titoli è possibile proteggere, con capitali ridotti, un investimento azionario aperto in precedenza in maniera tradizionale, semplicemente aprendo una posizione di segno opposto rispetto a quella detenuta in portafoglio. Esempio: Long 1000 azioni Eni, Short 1000 CFD sullo stesso titolo.

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Piattaforma di trading online IQ Option

Per calcolare il guadagno con i CFD azionari basta calcolare la differenza tra quanto incassato dalla vendita e quanto speso per l acquisto, e moltiplicare il risultato per il numero di CFD negoziati. Quindi, se per ipotesi si vendessero al prezzo di 18,50 i 1000 CFD Generali, il guadagno sarebbe di 500 euro ( 18,50 – 18,00 X 1000 CFD ). Stessa procedura per calcolare i guadagni sullo short azionario con i CFD. E’ bene ricordare che a titolo di guadagno “virtuale” frutto di transazioni di acquisto o di vendita con i CFD sulle azioni, può essere incluso anche il risparmio delle spese di commissione, non previste dai migliori broker di CFD. Un aspetto da non sottovalutare!

CFD Forex

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Anche per quanto riguarda i CFD con sottostante il Forex il guadagno si calcola in base al controvalore di ogni singolo contratto acquistato ( Long ) o venduto ( Short ). Nel mercato del Forex per quantificare la differenza tra prezzo Denaro e prezzo Lettera non si parla più di punti, ma bensì di Pips. Una Pip è la quarta cifra decimale dopo la virgola. Un contratto standard per la coppia di valute EUR/USD è composto da 100.000 unità ed una singola Pip vale 10$.

Ipotizzando un cambio EUR/USD a 1,11, il controvalore stimato per un contratto pieno è di 111.000 dollari. Sfruttando una eventuale leva dei CFD Forex pari a 1:100, per operare con un contratto standard servirebbero 1.100 dollari. Anche in questo caso è possibile negoziare mini-lotti ( 10.000 unità – margine 110 euro ) o micro-lotti ( 1000 unità – margine 11 euro ).

Comprando un lotto al tasso di cambio pari a 1,1105 e rivendendolo al prezzo di 1,1155, la differenza a favore, essendo di 50 Pips, frutterebbe un guadagno di 150$ ( 10$ X 50 Pips ). Come abbiamo verificato precedentemente per il trading CFD sugli indici, anche il guadagno con i CFD Forex diminuisce in proporzione se si negoziano mini-lotti o micro-lotti

Il mercato del Forex in brevissimo tempo è riuscito a conquistare le preferenze di coloro che in borsa ci investono per lavoro o per semplice passione. Il costante e massiccio aumento dei trader che operano sul mercato delle valute ha sicuramente contribuito a renderlo il più liquido dei mercati in senso assoluto. Il volume di scambi supera i 3.000 miliardi di dollari al giorno.

Cfd cos'è

Fare trading Forex significa operare al rialzo o al ribassi sui tassi di cambio delle coppie di valute, una su tutte la coppia EUR/USD ( Euro – Dollaro Statunitense ). Fino a qualche anno, oltre ai classici strumenti di trading Forex, non vi erano altre alternative per guadagnare sulla fluttuazione giornaliera dei cambi, ed i capitali da impiegare per una singola operazione non erano indifferenti. In aiuto dai trader che non dispongono di molte risorse economiche, ma che non vogliono rinunciare ai vantaggi di fare trading sulle valute, sono nati i CFD Forex, strumenti che, sfruttando l’effetto leva generato dai cosiddetti “ margini “, consentono di aprire posizioni anche con qualche decina di euro.

Come scegliere il miglior broker per fare trading con i CFD Forex

Scegliere il Broker migliore per fare trading online con i CFD Forex è indubbiamente determinante per il buon esito dei propri investimenti sulle valute. La scelta dovrebbe ricadere sulle piattaforme che offrono la possibilità di operare con una buona Leva e quindi sfruttare margini ridotti, ancora meglio che permettano di investire anche sui mini-lotti.

Ipotizzando un cambio EUR/USD a 1,20, per acquistare un contratto standard pieno ( 100.000 unità, controvalore 120.000 euro ) con un CFD marginato allo 0,5% occorrono soltanto 600 euro ( Leva 1 : 200 ). Come anticipato prima, grazie ai CFD Forex è possibile negoziare anche lotti più ridotti. Per un mini-lotto ( 10.000 unità e 12.000 euro di controvalore ), optando sempre per la stessa Leva impostata per l’esempio precedente ( 1 : 200 ) si impiegano appena 60 euro.

Per scelta del Broker più conveniente per fare trading online con i CFD Forex non devono mancare le principali coppie di valute, tra cui, oltre la coppia regina EUR/USD, è bene ricordare: GBP/USD, USD/GPY ed EUR/GPY. Ovviamente, meglio ancora se la lista dei Cross disponibili comprende anche le coppie minori come AUD/USD, USD/CAD, etc. Una piattaforma completa ed evoluta di CFD Forex inoltre deve consentire di tenere le posizioni anche overnight, quindi senza l’obbligo di chiudere le operazioni in giornata. Spread Denaro/Lettera ridotto al minimo completa i requisiti che un ottimo broker di CFD Forex dovrebbe offrire.

Il guadagno con i CFD Forex

Per calcolare il guadagno ottenuto facendo trading con i CFD Forex basta sapere cos’è una Pip e quanto vale. Per coloro che al mondo del Forex si stanno affacciando per le prime volte, è opportuno ricordare che una Pip corrisponde alla quarta cifra decimale dopo la virgola ( Es. EUR/USD 1,2222 : in grassetto la Pip ). Un contratto standard EUR/USD è composto da 100.000 unità ed una singola Pip vale 10$. Quindi, per calcolare il profitto basta moltiplicare le Pips guadagnate per 10$, sia con operazioni Long che Short.

100 Pips di profitto con un CFD EUR/USD corrispondono a 1.000 euro di gain ( 100 Pips X 10$ ). Con una size minore, come un lotto CFD di 10.000 unità, 100 Pips a proprio favore valgono 100 euro, ma come visto in precedenza, per aprire una posizione con un mini-lotto CFD occorrono soltanto 60 euro ( Es.cambio Eur/USD a 1,20 ). Un’operazione come nell’ultimo esempio, grazie all’effetto Leva dei CFD Forex frutta quasi il 100% del capitale investito.

Strategie CFD Forex

È ormai risaputo che i tassi di cambio che caratterizzano il Forex, più di ogni altro sottostante possano essere influenzati da diversi fattori esterni, come le politiche economiche delle aree geografiche delle valute interessate. Quindi: decisioni delle banche centrali, inflazione, dati PMI, consumi, disoccupazione, ed altri ancora. Ci sono dei trader di CFD Forex che basano la loro strategia sulle news, avendo costantemente sott’occhio un calendario economico che riporti le date e gli orari di tutte le notizie previste nel corso la settimana borsistica.

Coloro che invece si fidano solo ed esclusivamente dell’analisi tecnica possono contare sul valido aiuto dei tanti indicatori ed oscillatori tecnici che, che usati ed interpretati al meglio, possono essere la bussola migliore per operare nella giusta direzione ed ottenere guadagni con i CFD Forex.

Grafici CFD

Tutti i broker CFD offrono in maniera gratuita diverse tipologie di grafici, tra cui anche i grafici CFD in tempo reale. Solitamente sono forniti su piattaforme proprie o anche su piattaforme di negoziazione indipendente come ad esempio MetaTrader 4.

I grafici in tempo reale consentono di ottenere informazioni dettagliate sull’andamento dei prezzi, in merito ad un asset. Da precisare però che i prezzi CFD non sono prezzi di mercato. Per tanto i grafici del mercato in tempo reale differiscono dai grafici CFD e non devono essere confusi anche se simili. Questo dipende perchè i CFD sono degli strumenti derivati, ovvero derivano dal prezzo degli asset sottostanti.

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Grafici in tempo reale

Vantaggi CFD

In questa sezione ci andremo ad occupare di quelli che sono i vantaggi legati ai CFD e al trading con i CFD. Tra le principali caratteristiche vantaggiose abbiamo:

  1. Nessuna imposta di bollo; al momento, salvo diverse disposizioni di legge, il trading con i CFD non è soggetto ad imposta di bollo.
  2. Con i CFD è possibile fare trading sia quando i mercati sono al rialzo sia quando sono al ribasso;
  3. L’utilizzo dei CFD permette al trader di operare con la leva finanziaria; in questo modo è possibile fare trading con un minor investimento e avere così la possibilità di diversificare gli investimenti.
  4. Negoziare con i CFD conviene a tutti i trader che già operano sul forex con la possibilità di negoziare su indici azionari e materie prime sulla stessa piattaforma.
  5. Non vi è nessun obbligo con i CFD di acquistare i titoli o a possedere l’asset di base che sia indice, titolo, materia prima, ecc.

Trading CFD con il broker eToro

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Plus500: trading CFD e spread stretti

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Plus500: piattaforma di trading online

Plus500 è uno dei migliori broker CFD in circolazione grazie al gran numero di asset disponibili e gli spread molto stretti. Plus500 è autorizzato ad operare dalla CySEC cipriota e dalla Consob italiana, dunque segue le normative vigenti dell’UE.

Plus500 ha sviluppato una propria piattaforma di trading, raggiungibile sia dal computer (webtrader) sia dallo smartphone (mobile). La webtrader è raggiungibile dal browser, ma è possibile anche scaricarla sul proprio computer. Inoltre esiste un’app per i dispositivi mobile sia per iOS che per Android.

È possibile aprire un conto demo gratuito su Plus500, in questa maniera potrete testare la piattaforma del broker, ma soprattutto se il trading online fa per voi e se siete interessati all’investimento con i CFD, che comporta alcuni rischi non indifferenti.

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Risorse esterne consigliate: MoneySmart – By Australian Securities and investment commission (Leggi questo PDF se stai pensando di fare trading con i CFD – Contratti per differenza) – PLus500 (Broker Trading CFD) su BlogFinanza.com (Una delle migliori piattaforme trading cfd) – Meteofinanza.com – Come funziona il trading con i CFD Cosa sono i CFD ed esempi pratici di investimento

Prosegui nella lettura degli approfondimenti relativi al nostro Corso CFD Trading elencati di seguito.

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